Il mondo della produzione video e cinematografica è costituito da terminologie che permettono ai professionisti di “parlare la stessa lingua”. Abbiamo già in precedenza visto quanto sia importante conoscere il linguaggio cinematografico e tutte le nozioni base per approcciarsi a questo fantastico mondo.
Negli ultimi anni due termini in particolare vengono utilizzati come sinonimi:il termine filmmaker e videomaker.
Che differenza c’è tra l’uno e l’altro? È giusto ormai utilizzarli come sinonimi?
Proprio no, vediamo perché.

Se traduciamo filmmaker [colui che che fa film] è facile comprendere che si tratta dell’autore dell’opera, di colui che segue interamente tutte le fasi di lavorazione di un film. L’accezione originale infatti è quella di “regista cinematografico”. In quanto tale è chiaro che il filmmaker realizza film oltre a lavorare a produzioni video (spot, corporate, music video …). È un direttore d’orchestra che ha piena responsabilità artistica sul film. Dalla sceneggiatura alla finalizzazione, il filmmaker è sempre a lavoro. Un lavoro sia di direzione che di revisione. In alcuni casi, soprattutto negli ultimi anni all’interno di produzioni indipendenti, si occupa di altre attività che possono essere la sceneggiatura, il montaggio, le riprese … .
Prendendo invece in considerazione il termine videomaker [colui che fa video] possiamo riflettere sulle differenze ed il perché non può essere considerato sinonimo di filmmaker. In questo caso infatti è una figura che cura l’intero processo della realizzazione di un video (script, produzione, montaggion, color …), un prodotto per impatto produttivo e minutaggio diverso da quello filmico. Questo permette al videomaker di poter realmente curare tutta la realizzazione di un video, dallo script alla finalizzazione, cosa che sarebbe impossibile fare nella produzione di un film.

Molti videomaker sono anche filmmaker e tanti filmmaker sono stati dei videomaker. Questo è più che vero ma sono due professioni differenti se pur per molti aspetti analoghe. A mutare è l’impatto del prodotto finale.
Spesso si crea confusione anche tirano in mezzo professioni come l’operatore di camera (colui che realizza le immagini su direzione del direttore della fotografia ed il regista). In questo caso ci si sbaglia altamente perché un’operatore di camera segue la direzione del regista su direttive del direttore della fotografia mentre un videomaker, che è allo stesso tempo regista e spesso anche D.o.p., realizza da solo e con qualche collaboratore le immagini del video, seguendo le proprie idee. Nelle produzioni cinematografiche queste figure sono tutte presenti, mentre nelle produzioni video non sempre ci sono.
È facile confondere la terminologia. Ecco perché gli articoli Le 4 fasi classiche della produzione cinematografica e Le 10 fasi fondamentali per realizzare un video ti possono aiutare a comprendere meglio.
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