Tempo della storia v.s. Tempo del racconto
Nelle scorse settimane abbiamo visto quanto il concetto di spazio, nelle sue diverse sfaccettature, sia importante quando ci si approccia al mondo audiovisivo
Nello specifico abbiamo visto quali sono i PIANI e i CAMPI nel linguaggio cinematografico e quali sono i classici movimenti di camera.
Oggi volevo soffermarmi invece sul concetto di TEMPO!
Realizzare un video non è un’operazione puramente estetica ma anche e soprattutto un racconto. È narrazione. Se parliamo di narrazione è normale parlare di tempo.
È fondamentale in questo senso fare una distinzione tra
Il TEMPO DELLA STORIA & Il TEMPO DEL RACCONTO
Senza conoscere questa distinzione è difficile approcciarsi nella narrazione di una storia raccontata per immagini.

Vediamo insieme questi due concetti:
- Per TEMPO DELLA STORIA parliamo del reale svolgimento di un evento. La giornata di un protagonista che dura dal momento in cui si alza dal letto fino a che va a dormire.
In sostanza quindi ci riferiamo alla durata reale di una vicenda.
- Per TEMPO DEL RACCONTO invece ci si riferisce alla durata della narrazione, ossia di come viene raccontata la storia.
È chiaro che sono rari i casi in cui i due tempi coincidono. In questo caso, per esempio, se dovessimo realizzare un video sulla giornata tipo di una persona avremmo bisogno di 24h per vedere cosa accade.
Ecco perché ci viene incontro il montaggio che, attraverso delle tecniche e modalità, permette di ridurre il tempo raccontando la medesima storia.
Questo vuol dire chiaramente che la giornata di una persona non durerà nel video 24h ma sarà ridotta attraverso degli escamotage tecnici e narrativi. Quali?
Dal punto di vista narrazione in relazione al montaggio mi sento di citare:
-l’elissi temporale
– il flashback
– il flashforward
-il montaggio alternato
– il montaggio parallelo
Questi escamotage, di cui parleremo in maniera molto dettagliata nei prossimi giorni, impongono una conoscenza, in ambito di montaggio, anche delle diverse tipologie di taglio.
Il montaggio però non determina solo il tempo del racconto, che la potremmo definire una componente esterna, la sua forma, ma organizza il contenuto, ossia il suo interno, per far in modo che gli eventi si sviluppino seguendo una certa linea temporale.
Il concetto di linea del tempo, ossia timeline, è fondamentale perché è lungo questa linea che vengono mostrati gli eventi che sono fondamentali per la narrazione.
Spesso non si tratta solo di mostrare ma soprattutto di nascondere: come faccio riassumere ore di eventi in tempi molto più brevi? Non mostrando volutamente ciò che non è importante.
Credo che questi siano concetti importanti e che vanno approfonditi e compresi, cosa che faremo nelle prossime settimane insieme.
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