Prerequisiti del videomaking: il Frame Rate

Scritto da Fabrizio Rienzi

Scritto da Fabrizio Rienzi

Settembre 8, 2021

 

Il termine Videomaking parla chiaro: colui che fa video. Abbiamo già visto in uno dei precedenti articoli cosa significa realizzare video oggi. Abbiamo anche parlato della differenza tra essere un filmmaker ed essere un videomaker.

Ma quali sono invece gli argomenti e le nozioni basilari sulle quali un Videomaker deve muoversi con assoluta padronanza? Ad un livello base, quindi per iniziare, potremmo dividerli in due diverse macro aree:

 

1) I prerequisiti

2) La Grammatica

 

Questa suddivisione lascia il tempo che trova. È solo un modo più semplice per gestire le informazioni basilari e dare un ordine a questa operazione. I prerequisiti sono tutti quei concetti senza i quali comprendere l’immagine video è impossibile.

Sono concetti per certi versi complessi se spiegati nella maniera sbagliata. Io cercherò di renderteli il più semplice possibili.

LEGGI anche Tutto quello che devi sapere della tua videocamera

IL FRAME RATE

Partiamo dal primo concetto: il frame rate. È il numero di fotogrammi per ogni secondo del tuo video, espressi in fps ossia la frequenza con la quale i fotogrammi appaiono sullo schermo al secondo, frames per second, appunto.

La scelta di alcuni valori di riferimento dipende totalmente dalla percezione dell’occhio umano che fino a 10 /12 immagini al secondo riesce a processarle separatamente.

Quando il numero sale tutto diventa fluido. È il principio dei disegni su singoli fogli che una volta fatti scorrere sembrano animarsi.

Ai tempi del Cinema muto il frame rate era compreso tra 16 e 24 frames ma nessuno li proiettava sempre allo stesso modo, con l’avvento del suono l’industria scelse il 24 fps come standard.

Parliamo del 1927 e da quel momento questo è rimasto il valore standard per le proiezioni cinematografiche. Ci sono anche altri valori molto comuni e per comprenderli dobbiamo tornare anche in questo caso nel passato.

Entrambi infatti sono legati allo sviluppo della televisione e alla frequenza elettrica con la quale veniva trasmessa nei diversi paesi ossia 50Hz, ovvero il sistema PAL come in Europa, e il 60Hz utilizzato negli USA. Nacque così il 50 e il 60 e successivamente con l’avvento del digitale il 25 e il 30, entrambi utilizzati in sistemi televisivi rispettivamente PAL e NTSC.

Questa è solo una delle nozioni fondamentali riguardo i prerequisiti del videomaking. È importante che tu conosca anche cosa intendiamo quando facciamo riferimento all’Aspect Ratio, la Scansione dell’immagine, la Risoluzione e altri concetti alla base di quest’attività.

 

 

Vuoi diventare un vero Videomaker?

Scopri di più sui corsi della nostra Academy (clicca qui)

Cosa Aspetti? Montalo!

Entra nella Community per accedere alle risorse gratuite sul montaggio!

 

Accedi al corso Videomaking Mastery

Cosa Aspetti? Montalo!

 

Articoli recenti

Partita IVA da Videomaker/Filmmaker: 5 consigli

Partita IVA da Videomaker/Filmmaker: 5 consigli

5 consigli se stai per aprire P.IVA Il grande giorno è arrivato: stai per aprire P. IVA da professionista. Fermati! Ne avrai sentite tante ed è per questo motivo che oggi vogliamo darti dei consigli realmente utili per te che sei un videomaker/filmmaker/creativo. Nel...

Produzione Video: come raccontare un Evento

Produzione Video: come raccontare un Evento

L’importanza dei Video per un Evento Quante volte vi capita di dover realizzare un prodotto video in grado di sintetizzare per immagini le emozioni vissute ad un evento. E’ una grossa responsabilità in quanto le immagini che andremo a realizzare dovranno essere in...

Da 0 a Professionista: Puntata 1

Da 0 a Professionista: Puntata 1

Il nuovo format di Gianmarco Capri Come si diventa professionisti partendo da zero? A questa domanda cercheremo di rispondere incontrando creativi attivi nel campo dell'audiovisivo, della fotografia e della content creation. Puntata 1: Fotografia Sapete qual è la...