Videomaking: la shutter speed
Se vuoi essere un videomaker professionale non puoi non conoscere come gestire la shutter speed in fase di ripresa. È uno di quei concetti che stanno alla base del videomaking ed è per questo che devi conoscerlo.
Abbiamo già visto che il diaframma e gli ISO sono due delle tre variabili del Triangolo dell’esposizione (leggi l’articolo) e sappiamo anche che gestire le variabili che determinano una buona esposizione significa realizzare immagini che possano mantenere uno standard qualitativo di livello.
Conoscendo il funzionamento generale di una camera e gli aspetti fondamentali che regolano il sensore, quali sono gli obiettivi migliori, oggi parliamo con Fabrizio Rienzi di come gestire la shutter speed.
Questi argomenti sono trattati in maniera approfondita nel corso Videomaking Mastery dell’Academy di Montalo (scopri di più).
La shutter speed indica la velocità del nostro otturatore le cui impostazioni gestiscono quanta luce passa e andrà a colpire il nostro sensore.
A differenza della fotografia dove ci si può spingere su dei valori più estremi, nel mondo del video ci muoveremo in dei range di valori meno spinti che vengono espressi o con valori numerici classici (es. 100) o con valori angolari (es. 180°).
La shutter speed solitamente viene impostata con un valore doppio rispetto al frame rate, di cui abbiamo parlato nel primo capitolo. Quindi se vogliamo girare a 25fps la nostra shutter speed dovrà essere di 100.
Ma da cosa deriva questa sorta di regola?
Dall’idea che le immagine video che produciamo dovrebbero avvicinarsi parecchio a come noi vediamo la realtà e siccome questo valore incide pesantemente sul motion blur, ossia quell’effetto di sfocatura che vediamo quando un oggetto si muove davanti ai nostri occhi, dobbiamo fare in modo che non si creino strani effetti a meno che non siano voluti.
Ovviamente abbiamo detto che la shutter speed dovrebbe seguire determinate regole per essere corretta, quindi tendenzialmente una volta che l’abbiamo impostata rispetto al valore del frame rate non la andremo più a toccare ma dovremmo andare a lavorare sull’apertura e sugli ISO, che in alcune camere vengono anche indicati con la voce Gain.
Un’altra cosa da dire è che alle volte la shutter speed non viene indicata con un valore numerico ma in gradi e solitamente il valore che corrisponde ad un motion blur naturale è 180°.
Ma la shutter speed non è l’unica variabile da tenere in considerazione per una buona esposizione. Scopri tutto quello che devi sapere sul diaframma e gli ISO (leggi l’articolo).
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